Differenza tra Smart Working e telelavoro

Anche se a un primissimo impatto potrebbe sembrare, in realtà Smart Working e telelavoro non sono la stessa cosa: ecco le differenze!

Spesso per semplificare si tende a confondere o peggio a sostituire il concetto di telelavoro con quello di Smart Working, traducibile in italiano con l’espressione “Lavoro Agile”. In realtà i due approcci, sebbene resi possibili da strumenti informatici simili, differiscono molto l’uno dall’altro.

Smart Working o Telelavoro? Cosa cambia?

Telelavoro e Smart Working a volte vengono usati impropriamente come fossero sinonimi, ma in realtà questi termini rappresentano due modalità di lavoro concettualmente diverse tra loro o, più correttamente, l’uno deriva direttamente dell’altro, in quanto lo Smart Working rappresenta l’evoluzione del telelavoro resa possibile dall’innovazione degli strumenti digitali e dalla diffusione della connettività.

Entrambe le modalità sono in fase di evoluzione e vengono adottate da un numero di aziende in costante crescita per risparmiare sui costi, per aumentare la produttività (sembra infatti che in media gli smart workers tendano a lavorare più ore rispetto ai colleghi in sede con conseguente aumento della produttività del 5-6%) e per offrire ai propri collaboratori e dipendenti una soluzione lavorativa innovativa e migliorativa in termini sia economici (nessun costo di spostamento ad esempio) che di qualità della vita.

Il telelavoro

Per telelavoro, come dice la parola, si intende un lavoro che si svolge a distanza rispetto alla sede centrale: Il teleworker è vincolato a lavorare da casa e l’azienda trasferisce le medesime responsabilità del posto di lavoro a casa del dipendente.

Lo smart working

Nello Smart Working, invece, il dipendente svolge la propria attività fuori dall’azienda ma decide in piena autonomia i tempi e il luogo di lavoro, senza una postazione fissa. Il lavoratore è quindi libero di scegliere e cambiare il luogo di lavoro come e quando preferisce. Il Lavoro Agile, dunque, presuppone flessibilità e adattamento delle risorse umane in funzione degli strumenti che si hanno a disposizione.


In conclusione, il telelavoro non è altro che il trasferimento della postazione lavorativa del dipendente al di fuori dei locali dell’impresa (es. presso l’abitazione o altro luogo prescelto), lo Smart Working, invece, non si limita a consentire lo svolgimento della prestazione lavorativa da remoto, ma consente al dipendente di scegliere in piena autonomia dove e quando lavorare.

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