Smart Working in Italia – I numeri del 2020

Il Covid-19 ha causato una crescita esponenziale dello Smart Working in Italia, modificando profondamente il modo di approcciare il lavoro: ecco i numeri del 2020!

L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha accentuato un fenomeno – lo Smart Working – che in Italia era molto circoscritto prima del decreto di febbraio di quest’anno.

Lo Smart Working Italiano -Una crescita costante

Secondo i dati dell’Osservatorio Smart Working della School of Managementdel Politecnico di Milano, se dal 2013 al 2019 la quota di lavoratori in Smart Working è quasi quadruplicata, passando da 150mila persone a 570mila, il lockdown ha accelerato ancor più la crescita del numero di smart workers e attualmente sono stimati ben 6,58 milioni di “Lavoratori Agili”.

Il fenomeno ha coinvolto il 97% delle aziende, il 94% delle pubbliche amministrazioni italiane e il 58% delle Piccole e Medie Imprese. Dei 6,58 milioni di smart workers, la maggior parte lavora nelle grandi imprese, 2,11 milioni; 1,13 milioni lavora nelle PMI; 1,5 milioni nelle microimprese sotto i dieci addetti e infine 1,85 milioni di lavoratori agili nelle PA.

Ma il dato forse più interessante è che quando terminerà l’emergenza saranno ben 5,35 milioni gli smart worker che continueranno a lavorare in remoto, un numero che resta quindi molto alto. Di questi, 1,72 milioni continueranno da casa nelle grandi imprese; 920mila nelle PMI; 1,23 milioni nelle microimprese e 1,48 milioni nelle PA.

Questo anche perché, secondo Microsoft, l’87 per cento degli italiani ha riscontrato una produttività pari o superiore rispetto a quando lavorava in ufficio in questi mesi di pandemia.

Sicuramente lo Smart Working continuerà a far parte delle vite dei dipendenti per molti mesi, ma non si esclude che il Lavoro Agile diventi totalizzante nel prossimo futuro, soprattutto se davvero le aziende decideranno di ridurre gli spazi di lavoro.

Di fatto però le aziende stanno ripensando i propri spazi lavorativi: diverse stanno utilizzando lo Smart Working per i propri dipendenti e molte altre invece stanno puntando sull’elaborazione di nuovi spazi, magari scegliendo uffici a tempo.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*