
Il lavoro da casa è stata una grande novità che la pandemia ha introdotto per i lavoratori. Sicuramente lo smart working ha numerosissimi vantaggi, ma dall’altra parte è evidente che come risvolto negativo dobbiamo rapportarci con una spesa maggiore per le bollette di luce e gas. Vediamo quindi come possiamo risparmiare sui sui nostri consumi quando lavoriamo da casa.
Aumento dei consumi con lo Smart Working
La pandemia di COVID-19 ha causato la necessità di limitare gli spostamenti e i contatti sociali per evitare la diffusione del virus. Questo ha portato molte aziende e organizzazioni a introdurre lo smart working, anche noto come lavoro da remoto, per permettere ai dipendenti di lavorare da casa e mantenere la produttività. Lavorare da casa però comporta inevitabilmente un aumento dei costi per la bolletta dell’energia elettrica e del gas a causa dell’utilizzo maggiore dei dispositivi elettronici e dell’illuminazione in casa.
Ci sono aziende che offrono ai dipendenti che lavorano da casa un rimborso per le spese relative all’energia elettrica e al gas per aiutarli a coprire questi costi supplementari, ma la maggior parte delle volte è il lavoratore che si deve occupare del pagamento dei costi in più. Fortunatamente ci sono dei metodi per risparmiare su questi consumi, primo tra tutti quello di trovare un’offerta più adatta alle proprie esigenze di consumo scegliendo una delle migliori offerte luce e gas per i clienti domestici.
Difatti, in caso tu non sia soddisfatto del tuo attuale contratto, basta richiedere un subentro gas e luce con Edison oppure una voltura delle tue utenze con un altro fornitore da te scelto. Inoltre è bene scegliere un’offerta internet conveniente sia in termini economici che di velocità. Attraverso lo speed test è possibile misurare la velocità della propria connessione e decidere se è il caso di effettuare un cambio operatore o comunque richiedere la rimodulazione della propria offerta.
Quanto costa lavorare in Smart Working?
Da un’analisi svolta da Selectra, una web company che si occupa di selezionare le tariffe migliori presenti sul mercato, un lavoratore in smart working ha speso nel febbraio 2022 circa 16 euro in più sulla bollette dell’energia elettrica e circa 40 euro in più per il gas. Rispetto all’anno precedente, in cui non si lavorava da casa ma in azienda, l’aumento è stato quindi del 220%.
Inoltre gli smart worker che si trovano nel mercato libero vedranno un aumento in bolletta più modesto.
Ma in che senso? In poche parole se si ha un’offerta con un fornitore appartenente al mercato libero, l’aumento in bolletta sarà minore rispetto a chi ha una tariffa appartenente al mercato tutelato.
Andiamo ora a vedere in modo specifico e concreto qualche consiglio per risparmiare sui consumi domestici durante lo smart working.
Utilizzare correttamente il computer
L’utilizzo del computer per molte ore è una delle principali cause dell’aumento in bolletta per i lavoratori in smart. Il consumo energetico di un computer dipende da diverse variabili, come la configurazione hardware, le applicazioni utilizzate, le impostazioni del sistema e l’utilizzo. In generale, un computer utilizzato per lavorare 8 ore al giorno può consumare da circa 50 a 150 watt-ora, a seconda delle condizioni menzionate prima, fino a 175 kWh in un anno. Per avere un’idea più precisa del consumo energetico del proprio computer, si può utilizzare un dispositivo di monitoraggio dell’energia o un’applicazione per calcolare il consumo in watt-ora. Tenere presente che se il computer è spento ma in modalità standby o in sleep può consumare comunque una quantità di energia.
Per risparmiare sui consumi del computer, si possono seguire questi consigli:
- Impostare il risparmio energetico quando non si utilizza il computer per periodi prolungati;
- Utilizzare programmi e applicazioni che consumano meno energia;
- Chiudere le applicazioni non utilizzate;
- Regolare la luminosità dello schermo;
- Utilizzare un dispositivo di risparmio energetico per il computer;
- Spegnere il computer quando non viene utilizzato per periodi prolungati.
Utilizzare lampadine a basso consumo energetico
Scegliere le lampadine a basso consumo può essere una buona idea per chi lavora in smart working perché
consumano meno energia rispetto alle lampadine tradizionali, il che significa che si risparmia denaro sulla bolletta. Queste lampadine hanno inoltre una durata maggiore rispetto alle lampadine tradizionali e quindi vanno sostituite meno frequentemente. Altro motivo importantissimo per sceglierle è che sono più ecologiche rispetto alle normali lampadine, producendo meno inquinamento e emissioni di CO2.
Infine queste possono essere più adatte per la luce di lettura, in quanto producono una luce più bianca e naturale, che aiuta a ridurre la stanchezza visiva.
Altra cosa importantissima a cui fare molta attenzione, ma che capita a tutti di dimenticare, è spegnere sempre le luci quando si esce da una stanza. È comunque consigliato di scegliere la stanza più luminosa della propria abitazione per sfruttare il più possibile la luce naturale mentre si lavora.
Fare attenzione ad utilizzare condizionatore e riscaldamento
Il condizionatore e tutti gli apparecchi per il riscaldamento sono altamente energivori: oltre ad avere un consumo elevato sono anche nemici dell’ambiente. È quindi consigliato di utilizzarli il meno possibile ed utilizzare dei piccoli trucchi per mantenere un comfort elevato mentre si lavora in casa. Ad esempio mantenendo una temperatura interna attorno ai 18°/19° gradi e bloccando eventuali spifferi si limiterà la necessità di utilizzare il riscaldamento. Anche l’utilizzo delle tende per isolare termicamente una stanza può aiutare. Infine è fondamentale mantenere gli impianti di riscaldamento e condizionamento in buono stato, per evitare sprechi di energia.
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