Zoom e Microsoft Teams, sono sicure?

Videoconferenze, quanto sono sicure Zoom e Microsoft Teams? Scopriamo insieme quale scegliere tra le due principali piattaforme per realizzare videochiamate.

Ogni azienda affronta una decisione importante in merito agli strumenti da adottare per le videoconferenze, al fine di mantenere i loro team connessi nell’era dello Smart Working. Mettiamo a confronto quelle che sono le due principali soluzioni nel settore delle comunicazioni video: Zoom e Microsoft Teams.

Entrambe le piattaforme offrono un’ottima risposta alla crescente domanda di soluzioni per la collaborazione, fornendo l’accesso a una gamma molto simile di funzionalità fondamentali per i collaboratori, dalla messaggistica istantanea alla videoconferenza.

Zoom è leader nel settore delle comunicazioni video, cresciuto particolarmente negli ultimi mesi. In alternativa, Microsoft Teams è il servizio di collaborazione all-in-one di Microsoft, progettato per integrarsi perfettamente con Microsoft 365.

Sia Microsoft Teams che Zoom hanno molto da offrire a chi è alla ricerca di strumenti di collaborazione semplici ed efficaci. È possibile utilizzare ciascuna piattaforma per creare un ambiente completo per la comunicazione, completo di integrazioni e persino di telefonia. Inoltre, Microsoft Teams e Zoom offrono entrambi una versione gratuita della loro piattaforma, in modo da poter testare la tecnologia prima di investire.

Microsoft Teams è eccellente per la collaborazione interna, grazie al suo solido set di integrazioni con l’ambiente Microsoft 365. Offre semplici chat e soluzioni di canale, ideali per mantenere il tuo team concentrato sulla stessa videata. Zoom è più interessante per coloro che lavorano spesso con collaboratori esterni, come appaltatori e fornitori, vista la sua facilità di utilizzo con un clic.

Sicurezza Zoom

La richiesta di maggiore sicurezza e tutela della privacy nelle conferenze realizzate via Zoom era diventata sempre più rumorosa, anche a causa di numerose falle scoperte in questi ultimi mesi. Adesso le comunicazioni realizzate via Zoom saranno protette dalla crittografia end-to-end (E2EE), uno dei sistemi più evoluti per la protezione delle comunicazioni digitali.

I messaggi scambiati saranno così conosciuti solo dai diretti interessati, neanche Zoom potrà accedere al loro contenuto. La crittografia E2EE adesso è disponibile per tutti gli utenti di Zoom, a pagamento e non, su tutte le piattaforme e app. Zoom garantisce così maggiore sicurezza e privacy, seppur con qualche limite.

La nuova crittografia, tuttavia non è compatibile con tutte le funzioni di Zoom ed è limitata ai meeting con un massimo di 200 partecipanti. Infatti, la registrazione sul cloud, i sondaggi, la trascrizione in diretta e qualche altra funzione minore non saranno invece compatibili con la nuova crittografia E2EE.

La nuova crittografia sarà disponibile attraverso tutte le app mobili e i sistemi operativi, pienamente compatibile su Mac, PC, iOS, e Android, ma non sui client web-based e tutte quelle implementazioni di terze parti che sfruttano la Zoom SDK.

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